Posta lungo la Via Emilia, la città venne fondata dai Romani nel II secolo a.C. con il nome di Forum Livii .
Città da vivere a piedi o in bicicletta, Forlì racchiude nel suo centro molteplici tesori.
Cordiale e aperta, questa cittadina è capace di unire la propria vitalità lavorativa con l’aspetto ludico e gioviale, tipico del carattere romagnolo delle genti che qui vivono.
Il nostro racconto parte da viale della libertà, centro principale dell’architettura del primo ventennio del ‘900.
Scegliamo di far partire il nostro racconto da questo luogo perché il Monumento ai Caduti di Cesare Bazzani di Piazzale della Vittoria che qui si innalza al centro delle piazza è posto sull’asse della via emilia.
Intorno a lui si aprono i palazzi di architettura fascista quali l’ex collegio aereonautico che al suo interno racchiude splendide opere in mosaico sulla storia del volo.
Da qui si raggiunge il centro della città affiancando i giardini pubblici del Parco della Resistenza dove, anche qui, lo stampo dell’architettura fascista trova spazio, polmone verde della città fatto di laghetti e ponti, conifere e spazi puliti dove far giocare i bimbi in tranquillità
Forlì è oggi città d'arte e cultura con la presenza di facoltà universitarie dell'Alma Mater Studiorum di Bologna, di una nuova sede museale nell'ex Convento di San Domenico
In pochi istanti ci troviamo di fronte alla Rocca di Ravaldino dove visse Caterina Sforza e che qui a Forlì governò dal 1488 sino a Cesare Sforza restituì la città al papato. Dalla fine del 19mo secolo la cittadella ospita le carcere ma i camminamenti ci riportano ai temi dei comuni e delle signorie;intorno al 1000 venne costruito un canale deviando le acque del fiume che percorre tutta Forlì, oggi in gran parte interrato.
Dal borgo ravaldino entriamo in Corso Diaz, una delle più importanti vie della città, e poco distante la piazza dedicata a Morgagni e alle spalle la Chiesa Santa Maria dei Servi con le reliquie di San Pellegrino Laziosi.
A metà di Corso della Repubbica si incontra Palazzo del Merenda nato come casa di dio x gli infermi e oggi biblio teca comunale e museo etnografico.
Piazza Saffi una delle più grandi piazze d’italia,cuore della città, ed è qui che il 15 Maggio 1282 si svolse la Battaglia di di Forlì, citata anche da Dante nel 27mo canto dell’Inferno della Divina Commedia.
L’Abbazia di San Mercuriale e campanile sono il simbolo di Forlì; in sile romanico, sopra il portale si nota la lunetta con la rappresentazione de il sogno e l’adorazione dei magi,primo presepe scolpito nella storia arte.
Il suo interno vede quadri del Palmezzano che vegliano sul sepolcro di Barbara Manfredi, giovane e bella sposa del Signore di Forlì. La campana in stile romanico lombardo ricorda quella di Piazza San Marco in Venezia.
In questa piazza vive il mercato, uno de più grandid’Italia e sulla piazza svetta il monumento al risorgimentale Aurelio Saffi con, a destra, il palazzo comunale.
Nella piazza dietro al palazzo comunale si trova la torre civica, minata dai nazisti e rifatta come era nel 1970.
Da qui ci si può inoltrare la via dello shopping sino a Piazza Ordelaffi dove c’è Palazzo Piazza Paolucci ,oggi sede della prefettura.
Il Duomo neoclassico presenta interni del’ 600 come lo è la cappella dove si custodisce l’immagine della Patrona di Forlì, la Madonna del Fuoco.
Tornano verso il palazzo del governo si arriva a Piazza S.Giovanni Paolo II con la Chiesa del Corpus Domini, parte integrante col Convento delle Clarisse.
Tornando a Corso Garibaldi si incontra in Piazza Melozzo la Chiesa della SS Trinità, prima cattedrale della città; al suo interno è custodito il capolavoro di Canova, il Monumento funebre a Domenico Manzoni.
Su Corso Garibaldi vi è Palazzo Gaddi di origine medievale che,nel 700, venne ristrutturato in dimora barocca.
Oggi ospita il museo romagnolo del teatro e il museo del risorgimento.
Casa Palmeggiani con la caratteristica loggia dei brocchi è testimonianza della architettura quattrocentesca forlinese e il maestoso Palazzo del Monte di Pietà, sede della cassa di risparmio, motore culturale della città.
Da qui si arriva poi ai Musei di Sant Domenico, complesso monumentale le cui origini risalgono al 13 sec. Completamente recuperato e oggi centro espositivo di rilevanza internazionale accoglie la pinacoteca con svariati capolavori dell’arte.
Dall’altro capo di Corso Garibaldi si trova Porta di Schiavonia con i resti dell’antica cinta muraria rase al suolo all’inizio del 1900. Infine, Corso Mazzini si apre nel borgo di San Pietro dove si trova la Chiesa del Carmine con ilportale in pietra d’istria. Poco distante la Torre Inumai, la sola medievale rimasta a difesa di Forlì.